Casa ad 1 euro: in realtà quanto costa?
Acquistare una casa a 1 euro è sicuramente una proposta molto invitante.
Le abitazioni vendute ad 1 euro sono generalmente immobili ceduti in donazione al Comune, il quale decide di venderle alla cifra simbolica di 1 euro, vincolando la vendita alla ristrutturazione dell’immobile in tempi stabiliti. È ovvio che in questo modo il decoro urbano ne trae vantaggio ed è, inoltre, uno strumento di ripopolamento dei borghi abbandonati.
Chi acquista deve comunque avere la consapevolezza che si tratta, generalmente, di immobili fatiscenti o pericolanti che necessitano di grandi ristrutturazioni. Serve quindi essere in possesso di un piccolo capitale.
Dopo aver comprato l’abitazione a bassissimo prezzo l’acquirente è tenuto a sostenere alcuni costi fissi, che non dipendono dalla grandezza o dallo stato della casa comprata. I costi principali riguardano, le tasse sull’immobile, il piano di ristrutturazione e i costi notarili. Si dovranno pagare le prestazioni di commercialisti e avvocati, perché si occupino della documentazione necessaria da presentare.
Infine, si devono considerare i costi variabili. Il costo del rinnovo, il costo artigianale ed infine il costo per elettrodomestici e arredamento.
C’è da tener presente che per chi è già in possesso di una casa in Italia, il nuovo immobile è ritenuto seconda casa, di conseguenza si devono pagare ulteriori tasse.
Noi di Sarpi Immobiliare consigliamo di visitare sempre prima la località dove si è interessati ad acquistare casa, per prendere coscienza della zona e delle persone che ci vivono, evitando di investire in progetti che successivamente possano sorprendere e non essere graditi.
Il compratore che acquista con l’iniziativa Case ad 1 euro si assume, di converso, alcuni impegni.
Il Comune stipulerà una polizza fideiussoria di 5 mila euro, della durata di tre anni che a scadenza viene successivamente rimborsata, questa procedura serve a garanzia della sicurezza dell’acquisto da parte del compratore.
L’acquirente dovrà realizzare un progetto di ristrutturazione e rivalutazione dell’edificio entro 356 giorni dall’acquisto e saldare le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento.
Infine, l’acquirente ha due mesi di tempo per iniziare i lavori di ristrutturazione dal momento in cui il nuovo proprietario ha ottenuto i permessi e 3 anni per portarli a termine.
Noi del team di Sarpi Immobiliare per permettere ai nostri clienti di avere un’idea precisa dei costi da sostenere, stimiamo che per ristrutturare una casa acquistata ad 1 euro occorrono almeno 25 mila euro, considerando la fideiussione, i costi di professionisti e i lavori di ristrutturazione.
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