Cos’è la rendita catastale?
La rendita catastale è il valore che l’Agenzia delle Entrate attribuisce ai fini fiscali ad un immobile in grado di produrre o generare reddito. Questo valore viene attribuito in base alla categoria catastale d’appartenenza.
Le categorie catastali sono delle lettere, sotti le quali vengono riuniti immobili che presentano caratteristiche similari in base alle caratteristiche strutturali, costruttive e d’uso. Queste concorrono al calcolo del valore catastale, in quanto determinano i coefficienti da moltiplicare alla rendita. Il nostro ordinamento ne prevede sei:
A. include gli immobili ad uso abitazione e gli uffici (A/10);
B. include gli alloggi collettivi;
C. include gli immobili ad uso commerciale e vario;
D. include gli immobili a destinazione speciale;
E. include gli immobili a destinazione particolare;
F. include le unità immobiliari senza rendita catastale, dato che non producono reddito.
Per la maggior parte delle unità immobiliari, il calcolo della rendita si effettua moltiplicando la consistenza dell’immobile per il valore riportato nelle tariffe di estimo.
Poiché si tratta di un calcolo complesso, il miglior modo per calcolare la rendita catastale dell’immobile è quello di affidarsi a degli esperti e noi di Sarpi Immobiliare possiamo fare al caso vostro.
Il valore catastale di un immobile è il valore fiscale dello stesso. Nella pratica, è il valore utilizzato come base imponibile per il calcolo della maggior parte delle imposte dovute allo Stato relative alla proprietà immobiliare.
In particolare, a partire dal valore catastale si determinano le seguenti imposte sugli immobili, l’Imu, le Imposte sulle compravendite e tutte le Tasse per altre tipologie di operazioni immobiliari, come le imposte sulle donazioni e le imposte sulla successione.
Sul blog del Gruppo Sarpi immobiliare i clienti possono trovare trattate tematiche burocratiche spesso complicate e complesse, al fine di aiutare i propri clienti.
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