Curiosità: investire in sostenibilità alle Maldive
Per secoli, i nativi dall'Asia alle Americhe hanno costruito la loro vita sull'acqua. Un gruppo di sviluppatori immobiliari contemporanei hanno osservato a lungo le isole galleggianti del pianeta e le hanno imitate.
Si tratta del Progetto innovativo Maldives Floating City (MFC) che ha l’obbiettivo di far sorgere una città come la nostra Venezia per intenderci, circondata dalle acque cristalline delle Maldive, a soli 10 minuti di barca dalla capitale Malé.
Le Maldive avranno la loro prima città galleggiante capace di adattarsi all’innalzamento dei mari. È il primo insediamento galleggiante ad aver ottenuto il pieno appoggio del governo locale. Avrà l’aspetto di un corallo con file di edifici disposti ad esagono, come dei giganteschi nidi dʼape. Case variopinte, ciascuna con il suo piccolo molo, campi da basket e piazze. Tutto a pelo d’acqua per ospitare fino a ventimila persone.
Secondo le più recenti ricerche scientifiche, entro il 2100 le Maldive saranno completamente inabitabili per via dell’innalzamento dell’Oceano Indiano, in quanto scompariranno sotto il livello del mare.
Lo sviluppo sarà altamente sostenibile e prevede la creazione di banchi artificiali posti nelle fondamenta subacquee della città, per favorire la crescita dei coralli.
Molta attenzione sarà destinata alla gestione dei rifiuti della città per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Anche le distanze tra un modulo e l’altro sono definite nel dettaglio, questo per evitare di oscurare eccessivamente il fondale marino provocando danni alla biodiversità locale.
Ovviamente l’aspetto turistico non è stato tralasciato, sarà messo a disposizione un hotel, un ospedale, scuole e uffici pubblici, ogni residenza sarà di circa 100 mq con un terrazzo sul tetto e costerà più o meno attorno ai 250mila dollari.
I primi agglomerati urbani dovrebbero essere ultimati entro il 2024 per arrivare al pieno completamento della città entro il 2027.
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