La nuova sfida in edilizia: la stampa 3D
Scopriamo insieme quali vantaggi può portare una stampa 3d in edilizia rispetto ai tradizionali sistemi costruttivi. Buona lettura!
La digitalizzazione e l’automazione dei processi produttivi arriva anche nell’edilizia, con progetti molto ambiziosi e nuove sfide. I settori che oggi vantano l’integrazione tra metodi tradizionali costruttivi-produttivi e tecnologie moderne sono molteplici: dalla medicina, all’odontoiatria, al design per gli interni e molto altro.
L’ edilizia pur essendo molto radicata alla tradizione in termini costruttivi, sta gradualmente aprendosi all’innovazione e alla digitalizzazione dei processi. A tal proposito è già stato introdotto da tempo il BIM (building information modeling),tecnologia che consente di integrare in un unico modello virtuali tutte le competenze e i vari attori coinvolti nel processo produttivo, con informazioni sia di carattere ingegneristico, sia economiche, manageriali, progettuali etc.
Il passaggio seguente è l’introduzione della stampa 3D, un nuovo strumento digitale, ancora in certi versi immatura, ma fortemente innovativa. In principio la stampa 3D era limitata alla scelta del materiale, che poteva essere utilizzato per la produzione di elementi di plastiche, resine, ceramiche e poco altro. Il progresso tecnologico porta oggi l’introduzione di materiali tradizionali anche nella stampa 3d, quali argille, calcestruzzo, acciaio.
Quali vantaggi può portare la stampa 3D rispetto al metodo tradizionale?
Sicuramente il vantaggio principale sta nel risparmio energetico e nella sostenibilità, dovuto all’ottimizzazione nella gestione delle risorse e in una notevole riduzione dei costi di produzione, oltre ad una grande riduzione di sprechi e di scarti di materiale. La stampa 3d può infatti essere sviluppata direttamente in sito, consentendo grande libertà di forma e produzione di componenti unici con particolari finiture. Da non sottovalutare anche l’abbattimento del costo del lavoro e della manodopera, spostando il lavoro da fisico a gestionale, con un aumento delle “soft skill” richieste per portare a termine il processo produttivo.
Quali sono i limiti della tecnologia?
Sebbene i vantaggi siano numerosi e promettenti, ancora non sono stati risolti i limiti di applicabilità nel settore delle costruzioni, in particolare per la produzione a grande scala. La problematica principale è infatti connessa all’integrazione della tecnologia con gli approcci tradizionali, data la mancanza di standard condivisi e strumenti dedicati per la certificazione. Tecnicamente parlando, un altra problematica è connessa alla difficoltà di garantire l’affidabilità e la performance degli elementi, difficilmente misurabile rispetto ad un componente tradizionale seguito nell’industria edilizia.
In conclusione possiamo affermare che notevoli sono i vantaggi della stampa 3d e sempre più sarà integrata nei processi edilizi già esistenti, d’altro canto per il momento pone un grande limite alla tracciabilità e all’esecuzione di controlli qualità, non essendo stata ancora inserita nelle regolamentazioni e normative in essere. Grandi studi e ricerche approfondite sono oggi in atto per risolvere i numerosi interrogativi riguardo a questa tecnologia. Staremo a vedere gli sviluppi futuri.
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