Le imposte da versare quando si acquista una nuova casa
Le imposte da versare quando si acquista una casa sono l'Iva, l'imposta di registro, l'imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l'imposta di bollo e la tassa ipotecaria.
Per chi compra casa le imposte da versare cambiano a seconda che chi vende è un'impresa costruttrice oppure un privato.
Se ci riferiamo ad un’impresa costruttrice o che ha effettuato i lavori di ripristino dell’immobile e la vendita avviene entro cinque anni dal termine della costruzione o dell'intervento di recupero, al posto dell'imposta di registro si applica l'Iva al 10% (al 22% se l’immobile è di lusso). Se è trascorso più tempo il venditore può chiedere di assoggettare all’Iva la vendita inserendo questa scelta nell'atto notarile o nel preliminare d’acquisto.
Se invece il venditore è un privato o un’impresa per vendite esenti da Iva, l’imposta di registro è pari al 9%, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale sono pari a 50 euro. Se invece il venditore è un’impresa per vendite soggette a Iva, l’Iva sarà pari al 10%, l’imposta di registro l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale saranno pari a 200 euro cadauna.
Vi è da tener presente che se paghi l'Iva, devi applicare l'imposta al prezzo d'acquisto, se invece paghi l'imposta di registro, devi applicare l'imposta al valore catastale dell’immobile.
Il valore catastale su cui applicare l’imposta di registro viene determinato moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per i seguenti coefficienti, 120 per i fabbricati, 110 per la prima casa e le relative pertinenze.
Il team del Gruppo Sarpi Immobiliare per far comprendere concretamente ai propri potenziali clienti e ai propri clienti come calcolare le imposte, ha posto in campo alcuni esempi pratici.
Giorgia e Giovanni comprano un immobile non di lusso con rendita catastale di 2.000 euro al prezzo di 500.000 euro.
Se l’acquisto è da privato per calcolare il valore catastale dell’immobile occorre rivalutare la rendita catastale dell’immobile pari al 5% che va moltiplicata per un parametro di 120, quindi: 2.000 x 1,05 x 120 = 252.000 euro. Per calcolare l’imposta di registro sul valore catastale del 9% a cui aggiungiamo le imposte ipotecaria e catastale di 50 euro cadauna, dobbiamo prendere il valore catastale che va moltiplicata per il 9% e a cui sommiamo le due imposte catastale e ipotecaria, quindi: 252.000 x 9% + 100 = 22.780 euro.
Se l’acquisto è da impresa con Iva, calcoliamo l’Iva sul prezzo d’acquisto che è del 10%, oltre alle imposte di registro, ipotecaria e catastale, imposta di bollo e tassa ipotecaria, quindi: 500.000 x 10% + 600 + 230 + 90 = 76.810 euro.
Se l’acquisto è da privato come prima casa per calcolare il valore catastale della casa, occorre moltiplicare la rendita catastale del 5% che andrà poi moltiplicato per 110, quindi: 2.000 x 1,05 x 110 = 231.000 euro. Calcoliamo poi l’imposta di registro che è del 2% a cui vanno aggiunte le imposte catastali e ipotecarie 50 euro cadauna, quindi: 231.000 x 2% +1000 = 4.750 euro.
Se l’acquisto è da impresa con Iva al 4% ed è una prima casa, serve calcolare l’Iva a cui andrà sommata l’imposta catastale e ipotecaria, l’imposta di bollo e la tassa ipotecaria, quindi: 500.000 x 4% + 600 + 230 + 90 = 20.920 euro.
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