Madeira, in Portogallo nasce il primo villaggio per smart worker in Europa
Parole come smart working e didattica a distanza sono entrate ufficialmente a far parte della nostra quotidianità modificando radicalmente le nostre abitudini. C’è chi da questi cambiamenti è riuscito a trarre il lato positivo, tramutandoli in un’occasione per cambiare vita.
Scopriamo insieme come!
Lavorare lontano da casa
Per alcuni la possibilità di lavorare e studiare da casa si è trasformata nell’opportunità di realizzare un sogno: trasferirsi in un’altra città o di andare a vivere all’estero, anche per brevi periodi. Scelte, queste, che prima appartenevano solo ed esclusivamente ad alcuni gruppi elitari come i nomadi digitali, quelle persone che, grazie a un lavoro smart, girano il mondo e tutto ciò di cui hanno bisogno risiede in un computer e una connessione a internet.
Isole tropicali e luoghi esotici sono da sempre le destinazioni preferite dei nomadi digitali. Negli ultimi tempi, sfruttando il trend degli spostamenti di massa, si siano organizzati per accogliere tutte le persone che lavorano da remoto, come Madeira, lo splendido arcipelago portoghese, situato al largo della costa Nord-occidentale dell’Africa.
L’esempio di Madeira
Da un’ iniziativa della comunità dei nomadi digitali delle isole di Madeira, sta nascendo un villaggio dedicato a tutti gli smart worker, ai freelancer e a chiunque abbia la possibilità di usufruire
del lavoro agile, ambientato in un vero e proprio paradiso terrestre.
Il progetto pilota si aprirà a febbraio e sarà sostenuto dal governo regionale di Madeira con l’apertura di un luogo adibito ad ospitare fino a 100 professionisti, tra spazi coworking, appartamenti e abitazioni
da affittare.
Tra spiagge e tramonti da sogno
Il suggestivo villaggio sul mare, situato a Ponta do Sol, comune portoghese di circa 8.000 abitanti farà da sfondo alla nuova casa degli smart worker, offrendo un panorama incredibile, fatto di mare cristallino, spiaggia ghiaiosa e splendidi tramonti.
Come partecipare…in tutta sicurezza!
L’iniziativa è rivolta ai “nomadi digitali” che si impegnano a restare sull’isola almeno un mese
e i posti disponibili sono 100. Agli ospiti del Digital Nomads Madeira spetteranno tariffe calmierate
per hotel, servizi di autonoleggio e non solo. A Madeira è stato anche promosso il programma “Safe to discover” per garantire la massima sicurezza durante la pandemia. Sono state messe a punto pratiche di igiene e distanziamento in tutte le strutture e le società locali che lavorano nel turismo.
Per arrivare a Madeira è necessario inoltre presentare un test molecolare negativo al covid entro le 72 ore precedenti al volo oppure direttamente all’aeroporto locale, isolandosi però per 12 ore fino al risultato. Al momento a Madeira si contano meno di mille contagi e due decessi dall’inizio
dell’emergenza internazionale.
Le adesioni a questo tipo di iniziative sono molte, segno di una crescente voglia di ritornare
a viaggiare, vivere e lavorare insieme in totale sicurezza!
Crediamo che questo modello innovativo porterà nuove possibilità per il mercato turistico
e immobiliare e non vediamo l’ora di vedere iniziative come questa anche nel nostro paese.
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