Milano "Work in Progress" sul progetto portierato di quartiere
Nato a Roma e in meno di due anni arrivato in quasi tutte le sue zone, il portiere di quartiere ha conquistato città e cittadini estendendo il suo raggio d'azione e i servizi offerti.
Ritiro e spedizione dei pacchi, gestione delle chiavi, piccole manutenzioni domestiche, baby e dog sitter, ripetizioni scolastiche ma anche assistenza domiciliare agli anziani, fisioterapia, consulenze psicologiche e legali con una lunga lista di professionisti divisi per settore. Un supporto a 360 gradi per i suoi iscritti. L’idea anche sociale, è quella di essere un punto di riferimento per la soluzione di piccole problematiche quotidiane oltre che di valorizzare l’idea del quartiere, inteso come una piccola porzione di città che si fa paese, anche e soprattutto nelle grandi metropoli.
Quest’iniziativa ha saputo recuperare quel rapporto di fiducia tipico dei vecchi portierati proponendo, nei vari servizi, persone fidate e affidabili. Come tutte le più rivoluzionarie invenzioni, alla base del progetto vi è un'idea molto semplice, un portinaio a cui le persone del quartiere possono rivolgersi per risolvere problemi pratici giornalieri.
I servizi offerti sono tanti, dalla babysitter all’osteopata, dalla collaboratrice domestica all’avvocato, dalla badante all’infermiera, dall’omino tuttofare alla psicologa e molto molto altro ancora.
L’interesse è tanto, sia da parte delle persone che vogliono collaborare e cercano lavoro, sia da parte dei professionisti di ogni genere che desiderano ampliare la propria clientela, che da parte dei condomini che considerano la centralizzazione di questi servizi un valore aggiunto dell’immobile.
L’idea dei portierati di quartiere è estesa in numerose zone dell’Europa.
Abbiamo esempi simili a partire da Parigi dove troviamo le Lulu Dans MaRue, chioschi distribuiti sul territorio che fungono da portinai di quartiere. Offrono servizi di babysitting, di assistenza agli anziani, di ritiro e consegna della spesa e altro.
Tolosa che offre una proposta simile mirata per gli abitanti ma anche per le aziende.
Amburgo, dove la catena di alberghi 25 hours Hotel HafenCity ha replicato l’idea fungendo da punto di incontro tra i propri ospiti e gli abitanti del quartiere. Il servizio offre visite guidate, prestito di libri, prenotazioni in ristoranti e affitto di biciclette. Un modello di sharing economy attraverso problem solving point, che ha preso piede anche in città come Londra e in molte parti della Spagna.
Milano “work in progress” forse un po’ in ritardo sull’iniziativa è certo una città ideale per sviluppare il progetto.
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