Millesimi di un’abitazione: a cosa servono?
Aggiornamento: 3 gen 2023
I millesimi di un’abitazione sono l’unità di misura della proprietà all’interno di un condominio, sono una quota direttamente proporzionale al valore dell’immobile. Se l’intero palazzo corrisponde all’intero, ossia al 1000 convenzionale, il valore dell’appartamento di ciascuno è espresso a seconda del valore totale.
Le tabelle millesimali, allegate al contratto di compravendita, permettono di stabilire una rappresentazione chiara e lineare dei diritti di ogni proprietario, esse ritraggono il valore di riferimento per i quorum assembleari e inoltre vengono consultati per calcolare le spese condominiali. Le tabelle millesimali rappresentano un allegato del regolamento di condominio.
Secondo l’articolo 1118 del codice civile, il diritto di ogni condomino è calcolato basandosi sui valori millesimali, infatti con l’utilizzo di queste tabelle, l’edificio viene diviso in 1000 quote differenti e ognuna di queste parti viene assegnata a seconda del valore di ogni appartamento.
I condomini possono usufruire dei beni comuni in quantità differenti, proprio per questo esistono altre tipologie di tabelle, che permettono di ripartire le spese delle parti condivise, per esempio:
• tabelle B e C: fanno riferimento alle scale e all’ascensore;
• tabella D: relativa al riscaldamento;
• tabella E: che riguarda la pulizia e l’illuminazione;
• la tabella F: per la ripartizione delle spese del tetto e del lastrico solare.
La legge, in caso ci fossero errori, ammette la possibilità di modificare le tabelle millesimali, ma in tutte le circostanze la rettifica non è retroattiva e nemmeno gratuita. Il costo della rettifica deve sostenerlo il soggetto che ha dato luogo alla variazione dei millesimi.
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