Prezzo degli immobili e classe energetica
Un’analisi condotta dal Centro Studi di Sarpi Immobiliare sulla nostra meravigliosa penisola in merito al rapporto tra prezzo degli immobili e classe energetica, ha rilevato che chi cinque anni fa ha investito in un immobile con classe energetica alta o media ci ha guadagnato, mentre chi ha acquistato un immobile in classe energetica bassa ne ha visto diminuire il valore.
Gli immobili di classe E o inferiori hanno perso circa l’8% del loro valore iniziale. Cifre molto diverse dalle abitazioni con certificazione energetica di classe A o superiore che hanno visto il loro valore aumentare di oltre il 30% rispetto a immobili a bassa efficienza.
Fermi restando questi due poli, ad attrarre maggiormente l’interesse degli acquirenti, in questi ultimi cinque anni sono stati gli immobili con una classe energetica media compresa tra la B e la D. La media efficienza energetica ha rappresentato un’ottima opportunità di investimento e infatti le case che rientravano in questa categoria si sono rivalutate del 5%.
L’impatto ambientale è diventato importante in questi ultimi anni e per motivazioni ovvie legate a una maggiore sostenibilità e per considerazioni di carattere economico.
L’idea di base è che gli immobili green sono sempre più appetibili sul mercato, mentre quelli poco efficienti perdono di valore costituendo un rischio per le banche.
Sarpi Immobiliare informa sempre i suoi clienti sul fatto che sarà sempre più importante propendere nella scelta della casa per un’abitazione ad alta efficienza energetica, anche se per i proprietari tutto questo viene percepito, purtroppo, esclusivamente come un aggravio delle spese.
Non dobbiamo però dimenticare che, dati alla mano, la situazione italiana dal punto di vista energetico, circa l’85% degli immobili in Italia, è costituito da case vecchie poco o per nulla efficienti, anche se negli ultimi anni la situazione è un po’ migliorata grazie ad iniziative quali l’Ecobonus.
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