Proposta d’acquisto di un immobile, modalità e costi
Aggiornamento: 9 gen 2023
Individuato l’immobile da acquistare il primo passo da fare è la sottoscrizione di una proposta d’acquisto. Si tratta di un contratto sottoscritto tra le parti che identifica le condizioni che regolano la vendita dell’immobile.
In particolare, vengono individuate le parti, chi è il venditore effettivo del bene e chi l’acquirente; viene determinato il prezzo d’acquisto, la caparra che dovrà essere versata contestualmente alla sottoscrizione della proposta, eventuali versamenti intermedi e il saldo al rogito notarile. Inoltre, è necessario stabilire fin da subito le date da rispettare in caso di versamenti intermedi o di sottoscrizione del compromesso, fino alla data più importante, quella del rogito notarile.
È importante determinare le date, ed in particolare quella del rogito notarile, perché essendo un contratto tra le parti, il mancato rispetto può generare una richiesta da parte del soggetto leso di risarcimento.
Esistono dei termini di efficacia della proposta, solitamente la parte venditrice ha 15 giorni di tempo per dare accettazione alla proposta d’acquisto, salvo che vi siano tra le parti accordi diversi, nel caso in cui questo termine non venga rispettato, l’acquirente può decidere di rescindere dalla proposta, in quanto per legge decade.
Il notaio è il soggetto che si occuperà della stipula del rogito notarile e che solitamente viene scelto dalla parte acquirente.
Il suo nominativo deve essere inserito nella proposta d’acquisto, nel caso non si abbia già una scelta predefinita, è comunque fatto obbligo di comunicarlo alla parte venditrice almeno 30 giorni dalla data del rogito, per dargli modo di fornire tutta la documentazione necessaria.
È importante individuare e inserire in proposta eventuali condizioni sospensive, ad esempio se l’acquisto della casa è vincolato all’ottenimento di un mutuo, o se l’acquisto della nuova casa avverrà solo se nel frattempo siete riusciti a vendere la vecchia. Ovviamente la parte venditrice, in fase di accettazione valuterà, oltre al prezzo e alle date proposte, anche le condizioni sospensive.
Quando la proposta d’acquisto viene accettata diviene obbligo provvedere entro 20 giorni dall’avvenuta accettazione, alla sua registrazione presso l’agenzia delle entrate di territorio.
Se la compravendita è fatta tra privati sono le parti a dover garantire tale registrazione, se invece, come nella maggior parte dei casi succede, ci si avvale di un’agenzia immobiliare, è il mediatore, unitamente all’acquirente, a dover garantire la registrazione. In caso contrario se ci fossero contestazioni tra le parti o verifiche da parte dell’agenzia delle entrate, ne dovrà rispondere in solido.
Le spese relative alla registrazione di una proposta d’acquisto sono circa le seguenti: 200 euro di tassa fissa, lo 0,50% sull’importo della caparra confirmatoria, il 3% su eventuali importi successivi inseriti come acconto prezzo, più 16 euro di marca da bollo per ogni copia della proposta che s’intende registrare.
Obbligatoriamente le copie sono due, una che rimane all’agenzia delle entrate e una che viene restituita all’acquirente, ma volendo è possibile anche registrare più copie. La registrazione della proposta d’acquisto può essere evitata in due soli casi:
- se è previsto un rogito notarile entro 20 giorni dall’accettazione della proposta;
- se è previsto un compromesso entro 20 giorni dall’accettazione della proposta, in questo caso è solo un posticipo, in quanto andrà comunque registrato, con le stesse modalità, il compromesso.
Per avere certezza del risultato e per evitare errori è sempre bene affidarsi a professionisti. Noi del team Sarpi Immobiliare siamo al vostro servizio per farvi dormire sonni tranquilli.
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