Settembre 2023: lo scenario delle aste immobiliari
88.000: è il numero di lotti pubblicati sul Portale Vendite Pubbliche nel primo semestre dell’anno. Più della metà di questi si riferisce ad immobili ad uso residenziale, il 20% ad uso commerciale e solo un 4% di essi è ad uso industriale.
Il 14% delle aste battute da gennaio a settembre 2023 è localizzato in Lombardia, seppur la maggior concentrazione di lotti si registra nel Centro Italia. Difatti, se guardiamo i volumi delle grandi città, Roma si conferma la capolista per numero di aste censite (2.259), seguita da Napoli (586), Torino (451) e Milano (429). Guardando alla provincia, sempre la Città Metropolitana di Roma guida la classifica con 5.446 aste pubblicate, seguita a distanza da Perugia e da Catania (rispettivamente con 2.510 e 2.151).
Infine, a livello di Tribunali locali, quello in cui sono state pubblicate il maggior numero di nuove aste è quello di Roma (2.886), a cui seguono Brescia (1.927), Catania (1.848) e poi Milano (1.778).
Parlando di valore monetario, il Trentino-Alto Adige è la regione in cui il valore medio dei lotti messi all’asta è stato mediamente più alto con uno pari a 260mila. Invece, per quanto riguarda il valore della somma di base d’asta complessiva a livello regionale, il Lazio si assesta su 2 miliardi di euro, seguito dalla Lombardia con 1,8 miliardi e dalla Toscana con 1 miliardo, mentre a livello provinciale la Città Metropolitana di Roma risulta prima con un valore di 1,5 miliardi, seguita, ma a notevole distanza, da Perugia e Napoli rispettivamente con 394mila euro e 372mila euro.
A guardare questi numeri sembrerebbe che il mercato delle aste immobiliare sia in ottima salute, ma si è registrata una diminuzione del 19% del totale di lotti messi all’asta: se, infatti, nei primi sei mesi del 2022 erano stati 112.916, a settembre 2023 sono stati 91.300 per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 14,5 miliardi di euro, rispetto ai 18,8 miliardi del primo semestre dello scorso anno.
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