Universitario cerca casa in affitto: cosa deve sapere?
Aggiornamento: 20 dic 2021
È ormai consueto che i nostri ragazzi lascino gli splendidi territori del sud per trasferirsi al nord, soprattutto a Milano, allo scopo di studiare in un ateneo prestigioso. In proposito si avrà tra gli altri il problema di trovare un alloggio conforme, generalmente in affitto, con la necessità di trovare la formula di affitto più consona.
Quando si valutano le condizioni di un contratto di affitto sono molte le considerazioni da fare. Infatti, firmare un contratto richiede sempre un’attenta riflessione sulle condizioni previste da questo documento. Prima di firmarne uno e trasferirsi bisogna valutare diversi aspetti, innanzitutto relativamente all’immobile e alla sua capacità di soddisfare le proprie esigenze. Tra queste il numero di camere, di bagni, la zona in cui è situato e i servizi per raggiungere la località di studio.
Allo scopo il personale di SARPI ha elaborato un piccolo “vademecum” per informare i propri clienti, proprio perché un cliente più informato è un cliente più soddisfatto.
Tra i tipi di contratto di affitto più utilizzati ci sono formule specifiche studiate sulle esigenze dei locatari. È il caso dei contratti destinati agli studenti universitari che si recano in una sede universitaria e necessitano di un contratto di affitto su misura. In questo caso si adotta una particolare tipologia di contratto locazione transitorio, studiata al fine di combinarsi con le tempistiche del percorso universitario.
Per poter utilizzare questa formula è necessario assicurarsi che il locatario sia uno studente, questa verifica è a cura del locatore; inoltre, questo contratto può essere sottoscritto nelle località dove è presente una sede dell’università.
Altra caratteristica tipica di questo contratto è la sua durata, la scadenza di questo tipo di affitto può variare da 6 a 36 mesi secondo quanto concordato tra le parti.
Nel caso del contratto di affitto transitorio il canone viene calcolato liberamente da locatore e locatario, ma rispettando i valori minimi e massimi degli accordi territoriali. Inoltre la motivazione di temporaneità può essere inserita all’interno del contratto attraverso una specifica dichiarazione che determina le esigenze del locatario. All’intento possono essere presenti informazioni sulle esigenze di studio che portano a ridurre il tempo minimo del contratto.
I documenti necessari per redigere un contratto di locazione solitamente dal lato del locatore sono: una copia di un documento d’identità e del codice fiscale, la planimetria dell’appartamento oggetto del contratto, copia della visura catastale o dell’atto di acquisto e infine la certificazione energetica. Per il locatario invece tra i documenti richiesti ci sono una copia della carta d’identità e del codice fiscale in vigenza, oltre al documento che attesti l’iscrizione universitaria.
Nel caso in cui il conduttore volesse lasciare l’appartamento affittato prima della scadenza naturale del contratto, deve necessariamente avvisare il locatore con un documento scritto tramite raccomandata A/R oppure posta certificata almeno sei mesi prima del giorno in cui intende lascia l’appartamento.
Tuttavia, la disdetta anticipata del contratto di locazione è consentita solo se nel contratto è presente la clausola di recesso. Se non è stata prevista nel momento della stipula del contratto, la disdetta del contratto d'affitto si limiterà ad annullare il rinnovo automatico al termine della durata minima prevista.
Per presentare la domanda di disdetta, è necessario inserire i propri dati anagrafici, i dati relativi alla domanda di disdetta e al contratto di locazione, la motivazione di tale richiesta e, infine, le tempistiche previste per l’abbandono del locale.
Per concludere, la disdetta del contratto di affitto è necessario compilare le dovute pratiche burocratiche presso l’Agenzia delle Entrate.
Gli esperti del gruppo SARPI Immobiliare, sono sempre a disposizione dei loro clienti per informazioni, chiarimenti, delucidazioni sul tema.
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